HOME / TAPPE TRACCIATO / TAPPA 5
Partenza:
Dervio
Arrivo:
Lierna
Distanza:
18,7 Km
Si prosegue sempre sul sentiero del Viandante. Dopo Varenna è possibile scegliere tra due percorsi, variante alta o bassa entrambe ben segnate. La seconda è meno impegnativa per il dislivello da affrontare.
In particolare la scelta avverrà nella località di Vezio. Infatti in centro troviamo l’incrocio tra via per Vezio, via del Castellano e via della Costanza.
Qui si separano i due itinerari. Nel caso della variante sud (meno impegnativa) si prosegue percorrendo il “sentiero scabium”. Se si opta per la variante nord (più impegnativa) si percorre via del Castellano.
All’arrivo della tappa a Lierna, percorrendo la variante bassa, il sentiero nel bosco termina su via Carducci che continuiamo a percorrere in quota (non si scende quindi a destra verso il lago) fino ad imboccare alla fine di un piccolo spiazzo una stradina non asfaltata, via Regoledo. Percorriamo la via fino ad incrociare Via Manzoni. Si percorre interamente la via Manzoni fino ad incrociare via della Libertà che sale dal lago. Si svolta a sinistra in Via della Libertà. La via è diritta e lunga. Dopo alcuni metri incrociamo sulla sinistra la piccola via Genico. Via Genico rappresenta l’arrivo a Lierna della variante alta. A questo incrocio si conclude la tappa.
Hotel Ristorante del Lago
Via Taceno, 11
tel.: 0341-810454
booking@albergo-ristorante-del-lago.it
www.albergo-ristorante-del-lago.it
22 posti, colazione inclusa, apertura annuale
B&B Le Fate del Lago
Via Don Gnocchi, 37/ang. Via Vittoria, 37
23827 Lierna (Lc)
tel.: 348 2896467
info@lefatedellagolierna@gmail.com
www.fatedellago.it
colazione inclusa, apertura annuale
B&B Patrizia Country Home
Via Superiore, 7
23827 Lierna (Lc)
Singola 40,00 € – Doppia 70,00 € – Tripla 90,00 € – Quadrupla 120,00 € – Quintupla 145,00 €
tel.: 0341-741397 – cell.: 348 9349188
info@bbpatrizia.com
www.bbpatrizia.com
B&B Casa Nini
Via Parodi, 11
tel.: 0341-740506 – cell.: 349 8353450
info@casanini.it
www.casanini.it
A Bellano possiamo concederci una visita al famoso ORRIDO, una gola naturale erosa nei secoli dallo scorrimento delle acque del torrente Pioverna. L’orrido è stato proprietà privata fino agli anni Novanta del secolo scorso e le sue acque tumultuose sono state utilizzate fin dal Cinquecento per alimentare le fucine per la lavorazione del ferro estratto dalle miniere della Valsassina e, in seguito, il Cotonificio Cantoni. La visita dell’orrido è adesso possibile attraverso una serie di camminatori e passerelle sospese, che consentono il passaggio fra le pareti rocciose per godere della vista spettacolare del Pioverna che scorre tra grotte e anfratti. Il percorso è semplice, adatto a tutti ed è consentito portare con sé anche i cani (per info: Info Point di Bellano, tel. 335 1752102, infopoint@comune.bellano.lc.it). In prossimità dell’orrido sorge una costruzione dalla pianta irregolare, alta quattro piani, conosciuta come CASA DEL DIAVOLO. A questo edificio, che non è visitabile all’interno, sono legati leggende e racconti misteriosi, non ultimo quello che lo vorrebbe teatro di riti satanici e festini di dubbia moralità. E’ presente sulle pareti esterne della torretta, che raffigura alcune figure mitologiche fra cui un satiro, ma di certo lo scroscio costante dell’acqua e le figure bizzarre che si vanno formando nella spuma,in passato possono aver dato nutrimento a fantasia dei più timorosi.
Le prime notizie certe di Varenna risalgono al 769 d.c., sebbene il ritrovamento di resti di epoca gallico-romana abbia dato conferma di insediamenti ben più antichi. Nel 1126, durante la guerra dei dieci anni, che vide contrapposte Como e Milano, Varenna si schierò con quest’ultima, subendo una penosa distruzione. La stessa sorte toccò qualche decina di anni più tardi (1169) alla prospiciente Isola Comacina: gli isolani in fuga furono accolti da varennesi, dando inizio a un periodo di prosperità e sviluppo economico. Ancora oggi, il sabato e la domenica della settimana in cui cade il 24 giugno, festa di San Giovanni, migliaia di lumini galleggianti vengono liberati sulla superficie del lago, a ricordare i fuggiaschi diretti in basca verso la terraferma. Nella piazza principale di Varenna, piazza San Giorgio, sorgono ben 4 edifici religiosi, fra cui uno dei luoghi di culto più antichi del Lario, la CHIESA MADRE DI SAN GIOVANNI BATTISTA, costruita nell’XI sec. e decorata da suggestivi affreschi risalenti al ‘500. Di fronte a essa, sorge la CHIESA DI SAN GIORGIO, un perfetto esempio di architettura medievale lombarda: costruita fra il 1250 e il 1313 sule fondamenta di un antico tempio romano, fu poi modificata in età barocca. Sulla facciata campeggi un grande affresco raffigurante San Cristoforo, il protettore dei traghettatori, mentre all’interno è possibile ammirare una serie di affreschi realizzati nel XIII sec., fra cui un trittico della Madonna con Gesù Bambino, san Giorgio e san Martino, che in origine si trovava nella chiesa madre. L’opera forse più importante è una preziosa scultura in pietra dipinta raffigurante la Deposizione dalla Croce, ma merita uno sguardo anche la pavimentazione, realizzata col prezioso marmo nero proveniente dalle cave della zona.
Poco lontano dalla piazza, troviamo la splendida VILLA MONASTERO (www.villamonastero.eu), sorta sul finire del 1100 come monastero cistercense femminile dedicato a Maria Vergine. Il susseguirsi di proprietà diverse ha determinato una serie di modifiche e lavori di arricchimento e ristrutturazione fra l’inizio del 1600 e il 1939, anno in cui la villa fu donata allo Stato dalla famiglia milanese De Marchi. La villa oggi è stata trasformata in museo, con 14 sale in cui è possibile ammirare le decorazioni e il mobilio originali. Lo splendido giardino botanico, che si estende per quasi due km fino a Fiumelatte, gode del clima lacustre particolarmente mite, che permette di coltivare con successo anche specie rare ed esotiche. Adiacente a Villa Monastero si trova VILLA CIPRESSI, un complesso di edifici sviluppatisi fra il Quattrocento e l’Ottocento oggi proprietà del Comune, che ospita un rinomato albergo, un centro congressi e la sede dei matrimoni con rito civile. E’ possibile visitare i giardini, soggetti ad apertura stagionale (marzo-ottobre).
Scendendo fra i vicoli e le scalette che portano alle acque del lago, si raggiunge l’imbarcadero imboccando la PASSEGGIATA DEGLI INNAMORATI, una passerella a sbalzo sul lago, la cui struttura metallica rosa è in buona parte ricoperta di piante rampicanti intensamente profumate. Nei pressi dell’attracco si trova esposta anche un’antica “Lucia”, la tipica imbarcazione del lago di Como che Manzoni descrisse raccontando la fuga di Renzo e Lucia da don Rodrigo.
Per gli appassionati di ornitologia, a Varenna è inoltre possibile visitare il MUSEO ORNITOLOGICO E DI SCIENZE NATURALI LUIGI SCANAGATTA, che conserva una cospicua raccolta di specie del territorio, sia stanziali sia migratorie, e un’importante biblioteca scientifica (per visite e informazioni rivolgersi al portale unico del turismo del Comune di Varenna: tel. 0341-830367, infopoint@varennaturismo.com)
Una piacevole passeggiata fra i vicoli del BORGO CASTELLO ci riporta indietro nel tempo fino al periodo medievale. Situato sul promontorio naturale che divide la spiaggia balneabile di Riva Bianca dall’antico approdo dei pescatori, si tratta di una fortificazione presente già in epoca romana, utilizzata anche per conservare derrate alimentari come olio e vino e favorirne il commercio via lago. Nonostante il toponimo Lierna sembri derivare dal latino Hibernia, che sta a sottintendere un accampamento invernale, le prime tracce del borgo paiono risalire all’epoca celtica. Le prime fonti ufficiali in cui il castello viene citato come fortificazione risalgono alla guerra dei dieci anni (1118-1127) in cui anche Lierna fu a lungo contesa fra Como e Milano. Fu in epoca medievale che si sviluppò il sistema fortilizio, di cui restano alcuni tratti di mura verso il lago, la base quadrata di una torre di guardia e la CHIESA DEI SANTI MAURIZIO E LAZZARO, costruita attorno all’XI sec. La particolarità di questa chiesa sta nel fatto che era progettata per assolvere la sua funzione di luogo di culto anche durante gli assedi, infatti il muro esterno dell’abside, rivolto verso il lago, è parte integrante del sistema difensivo. Degli affreschi che un tempo decoravano la facciata dell’edificio sono ancora visibili le figure dei Santi Maurizio e Lazzo in abiti da guerrieri. All’interno, inoltre, è conservata una reliqua di san Maurizio, che viene portata in processione in occasione delle celebrazioni per il Santo Patrono, il 22 settembre. E’ intorno al Cinquecento che il borgo ha perso la sua funzione difensiva per trasformarsi gradualmente in un centro a vocazione commerciale e residenziale.
Comune di Lierna: http://www.comune.lierna.lc.it