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Bobbio è situata sulla sponda sinistra del fiume Trebbia, in una zona ricca d’acqua e di insediamenti fin dall’epoca neolitica. I numerosi ritrovamenti testimoniano infatti la presenza di varie popolazioni: Liguri, Celti e dopo il 14 a.C i Romani quando sorge il nucleo di Bobium. Ma la sua singolare storia è indissolubilmente legata a quella dell’Abazia di San Colombano fondata dal monaco cenobita irlandese Colombano che vi giunge nel 614 quando riceve questo territorio in dono dal re longobardo Agilulfo.
A Bobbio, Colombano trova solo una chiesetta semidiroccata, dedicata a S.Pietro, e la restaura. Il nascente monastero si popola rapidamente: già nel 643 conta circa centocinquanta monaci. Attorno al nucleo monastico sorgono le prime case abitazioni civili. L’Abazia di Bobbio, con la sua Biblioteca che nel 982 arriverà ad avere 700 codici, il suo Scriptorium che dal VII al IX divenne il maggior centro di produzione libraria dell’Italia settentrionale, diventa rapidamente punto di riferimento religioso e culturale nel medioevo.
Il monastero, all’apice della sua espansione, possedeva beni in val Trebbia, val Staffora, val Tidone, va l d’Aveto, in Liguria, nel Monferrato e nelle Langhe, arriva fino alle porte di Torino, attorno al Lago di Garda, da Salò a Bardolino, sui Laghi di Mantova, a Piacenza, Ravenna, Genova, Lucca e Pavia.
Agli inizi dell’anno 1000 Bobbio viene creata sede vescovile e città dall’Imperatore Enrico, e questo contribuisce a conferire ulteriore prestigio e autonomia al borgo fondato da San Colombano, in quell’epoca viene costruita la Cattedrale che verrà completata alla fine dell’XI secolo. Il complesso episcopale con annesso il Palazzo vescovile e il seminario diverrà il secondo centro vitale della cittadina assieme al polo monastico. Da quel momento la piccola città di Bobbio diventa città monastica ed episcopale. Ancora oggi, al visitatore attento, non potrà sfuggire il numero di chiese e spazi legati alla vita ecclesiale che rendono questo piccolo borgo appenninico un condensato di arte, fede e spiritualità, tanto da ritenerla una piccola Assisi nel cuore dell’appenino ligure emiliano.
La zona su cui si sviluppa l’abitato di Bobbio è delimitato dal fiume Trebbia e dominato dal Santuario della Madonna del Penice, che si trova sul monte omonimo. Il cuore del borgo ha mantenuto perfettamente intatte le architetture medioevali.
Simbolo del borgo è il Ponte Gobbo, costruito interamente in pietra in epoca romana, dal particolare profilo costituito da 11 arcate irregolari. Il ponte collega il borgo all’altra sponda del fiume e da essa, con una breve e suggestiva passeggiata sulle sue ‘gobbe’, si possono ammirare il profilo del Borgo, con la sua fuga di apsidi, il Monte Penice e il territorio circostante alla Trebbia.
PER OSPITALITA’:
Ostello Comunale di Palazzo Tamburelli
Contrada dell’Ospedale, 12
29022 Bobbio (PC)
tel 0523/962813
38 posti letto suddivisi in 9 camere
Costi: € 16,00 in multipla, € 23,00 in camera doppia, € 40,00 in camera singola, € 10,00 per gruppi di almeno 10 persone (uso lenzuola + telo doccia compreso nel prezzo)
Casa accoglienza le Grazie
Parrocchia Santa Maria Assunta
Piazza Santa Fara
29022 Bobbio (PC)
tel 339/1878806 Antonella Losini
14 posti letto suddivisi in 4 camere – 2 bagni in comune
Costi: € 12,00 a notte senza lenzuola € 15,00 con sacco letto.
Cucina abitabile a disposizione con ampia sala comune.