IL COMITATO SCIENTIFICO

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L’Associazione Europea del Cammino di San Colombano è dotato di un Comitato Scientifico internazionale e interdisciplinare composto da molti dei più noti studiosi di Colombano e dalla sua eredità.  E’ composto da studiosi ed esperti sulla figura di San Colombano in numero minimo di tre componenti, oltre il Presidente dell’Associazione ed è nominato dall’Assemblea.

I componenti il Comitato scientifico durano in carica per il tempo determinato all’atto della nomina e comunque per non più di tre anni e possono essere riconfermati. I componenti il Comitato scientifico, in caso di dimissioni, permanente impedimento o decesso, vengono sostituiti dall’Assemblea per il rimanente periodo di durata della carica. Il Comitato scientifico ha le attribuzioni ed esplica i compiti di studio e ricerca storico-scientifica che gli sono conferiti dall’Assemblea.

Il Comitato scientifico è presieduto dal Presidente dell’Associazione oppure da altra persona dallo stesso designata.

Il Comitato scientifico si riunisce almeno una volta l’anno e può essere convocato ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno o su richiesta motivata di almeno un terzo dei componenti il Comitato stesso.

OBBIETTIVI E FINALITA’. L’attività del Comitato Scientifico si attiene strettamente ai principi fondamentali del Consiglio d’Europa espressi nello sviluppo dei suoi Itinerari Culturali e comportanti l’attuazione dei diritti umani, della democrazia culturale, delle diversità e identità culturali, del dialogo, del mutuo scambio e arricchimento attraverso frontiere ed epoche diverse.

Il Comitato promuoverà iniziative che siano di interesse per studiosi accademici, mediatori culturali, associazioni culturali, docenti e studenti nonché rappresentanti elettivi, operatori di progetti di sviluppo regionale e politici, che insieme danno vita a delle reti europee.

Rientra tra le finalità del Comitato Scientifico:

  1. Anzitutto, assistere con la propria consulenza l’Associazione nel portare avanti e mettere a fuoco tutti gli aspetti rilevanti dell’itinerario Culturale: come nella realizzazione e diffusione di materiali informativi, nello studio e gestione di siti di interesse storico, nella conservazione della memoria, nello sviluppo del turismo, nella raccolta e archiviazione di documenti, e in ogni altra attività o obiettivo dell’Associazione che richieda particolare competenza, sia di natura scientifica che culturale o economica;
  2. Promuovere il dialogo tra esperti nello studio di argomenti relativi a San Colombano e alla sua eredità culturale;
  3. Promuovere la realizzazione di ricerche multidisciplinari che richiedano cooperazione internazionale e incentivare la loro discussione e pubblicazione;
  4. Incoraggiare la partecipazione dei membri dell’Associazione all’attività di organizzazioni  internazionali di rilievo;
  5. Agevolare la raccolta e la pubblicazione di dati e di documentazione sia con riguardo alle singole organizzazioni aderenti all’Associazione che al loro insieme;
  6. Partecipare a ogni altra opportuna forma di cooperazione internazionale con l’obiettivo di far progredire lo studio e l’attuazione degli scopi dell’Associazione;
  7. Promuovere la professionalizzazione / standardizzazione / compatibilità di metodi, fissando convenzioni e simbologia che siano impiegate nello studio di argomenti relativi a  San Colombano e alla sua eredità culturale;
  8. Quale finalità civica di carattere generale, rendere più visibile, tangibile e comprensibile la comune identità culturale dei cittadini dell’Europa;
  9. Rendere significativa la nozione del viaggio lungo uno o più Itinerari Culturali intesi come percorsi materiali, la nozione del “pellegrinaggio” di qualsiasi natura (religiosa, culturale, istruttiva, sportiva, o altro), dando informazione sulla natura di questi itinerari, in armonia con i loro precedenti storici, con i motivi di interesse culturale o con altri criteri;
  10. Dimostrare, per mezzo di tali viaggi attraverso lo spazio e il tempo, come l’eredità dei diversi paesi e culture dell’Europa abbia contribuito a un patrimonio culturale condiviso;
  11. Promuovere politiche per diffondere informazione e favorire una accresciuta consapevolezza, specialmente con uso di moderne tecniche di comunicazione e promozione, intese in particolare a:
  12. risvegliare o accrescere l’interesse pubblico, anche a partire dall’età scolastica, per la protezione del patrimonio culturale, per la qualità dell’ambiente costruito e per l’architettura;
  13. dimostrare l’unità del patrimonio culturale ed i legami esistenti tra l’architettura e le arti, le tradizioni popolari e i modi di vivere alla europea, tanto a livello nazionale che regionale.